Ben Dova, nome d'arte di Joseph Späh, nacque a Strasburgo il 14 Marzo del 1905. Quando suo padre emigrò negli Stati Uniti, il giovane Ben si appasionò al vaudeville e divenne un modesto acrobata e contorsionista.
Ben però, più che per la sue contorsioni, è ricordato per il suo spettacolo intitolato ‘convivial inebriate’ in cui interpretava uno spericolato ubriacone. Durante il suo show, barcollava da una parte all'altra del palco alla disperata ricerca di una sigaretta nei suoi taschini. Caratteristico era anche il suo abbigliamento, un cappello tutto stropicciato e un vestito sgualcito e piano di pieghe. L'0impressione che dava al pubblico era quella di poter cadere da un momento all'altro dal palco o addosso al pubblico stesso.
Una volta trovata la sigaretta, che naturalmente teneva già in bocca fin dall'inizio, Ben cercava di accenderla arrampicandosi sopra un lampione (ricordo che a quell'epoca i lampioni funzionavano a gas) e iniziando ad oscillare con il lampione stesso e dimostrando uno straordinario senso dell'equilibrio.
Qualcuno però giudicava questo spettacolo come un teatrino comico ma non più di tanto esaltante. Così nel 1933 Dova decise di ripetere il suo numero al 56esimo piano del grattacielo di New York, Chanin Building, a beneficio del suo genere di spettacolo, che spesso veniva screditato.
Nessun filo metallico, nessun effetto speciale della cinepresa, solo Ben e il vuoto. Gli spettatori rimasero terrorizzati temendo per l'incolumità dell'uomo, ma allo stesso tempo non poterono che essere affascinati da quello che stava facendo.
Questo il video che testimonia l'accaduto.
Ma la pazzia di Ben non terminò qui, nel 1937 infatti si trovò passeggero dello sfortunato dirigibile Hindenburg. Ben, sopravvisse al disastro salendo sopra una finestra e rimanendo appeso fino a quando il dirigibile non fu abbastanza vicino al suolo per permettergli di saltare. Uscì dall'episodio con una semplice slogatura alla caviglia, anche se dopo l'accaduto molti accusarono Dova di aver sabotato il veivolo.
Dova intantò continuò il suo ‘convivial inebriate’ fino al 1970 prima di ritirarsi a semplici comparse da attore. Il suo ruolo più importante fu nel film Marathon Man (Il Maratoneta) del 1976. La morte lo portò via nel 1986 dopo una lunghissima carriera da intrattenitore, scapestrato e per giunta superstite.
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